02/12/13

scimmie senza coda

 il titolo di questo post non vi deve fuorviare dal vero scopo che mi sono prefissato nell'accingermi a portare a termine questo mio ultimo lavoro di ricerca delle prove dell'intervento degli alieni nella formazione della vita sul nostro Pianeta.
Cosa certa è che una semplice teoria dell'evoluzione della specie di Darwin, seppure modificata ed aggiornata, non può da sola essere sufficiente a giustificare l'esistenza di animali che presentano anomalie e buchi neri sulla loro origine e sulla loro congruenza rispetto ad altri animali consimili, i quali pur condividendo svariate caratteristiche in comune, ne presentano altre che non collimano affatto con un processo evolutivo finalizzato al miglioramento delle loro prestazioni in rapporto all'interazione con l'ambiente esterno.
Sappiamo tutti che in tempi remoti la Terra era invasa da esseri provenienti da altri mondi, e precisamente dagli Anunnaki 400.000 anni fa, che provenivano dal pianeta Nibiru; altresì sappiamo tutti, grazie alla traduzione delle tavolette sumere operata da Zecharia Sitchin, che l'Homo sapiens sapiens (cioè noi) fu creato a bella posta da questi schiavisti spaziali per l'unico scopo di farlo lavorare a tempo pieno e senza contributi Inps nelle miniere d'oro del sudAfrica al posto degli Anunnaki stessi, i quali si erano rotti ampiamente i maroni di sfaticare giorno dopo giorno per un lavoro frustrante, faticoso e pericoloso. Ora, se possiamo e dobbiamo accettare questa spiegazione ampiamente descritta nelle tavolette  sumere e nel Pentateuco della Bibbia, e cioè che l'Uomo fu creato a mo' di schiavo, dobbiamo anche riesaminare in maniera più accurata tutta la vicenda, poichè concatenato ad essa c'è, secondo me, uno strano corollario di realtà che poco si attagliano con la storiografia fornitaci dai Sumeri.
A parte questo caso dell'Uomo, ancora possiamo notare in natura altri animali strambi per non dire assurdi che non hanno alcuna giustificazione di esistere; però ci sono! E se mi seguirete ve ne porterò un sacco di esempi dei quali voi, come tutti, non vi siete mai curati, ma che invece vi faranno pensare in modo diverso sulla incredibile biodiversità esistente sul nostro Pianeta.
Io direi di incominciare questa carrellata, leggetemi e poi le conclusioni le trarrete voi in funzione delle informazioni o delle stupidaggini che io dirò. Fate voi.


                                                                                  I PONGIDI

Che cosa sono costoro?
Classe dei mammiferi, ordine dei primati (scimmie), sottordine delle platarrine (naso schiacciato, scimmie africane ed asiatiche), famiglia dei Pongidi, ovverossia delle scimmie antropomorfe, cioè somiglianti all'Uomo, sottofamiglia dei Pongini. Queste scimmie sono lo scimpanzè, il bonobo ed il gorilla che sono africani e l'Orango asiatico. Calderoli quindi ha sbagliato a paragonare la Kyenge a quest'ultimo, perchè essendo lei congolese andava identificata con lo scimpanzè.
Ma che cos'hanno queste bestie di così strambo da aver suscitato il mio stupore?
Per prima cosa il loro aspetto è incredibilmente simile al nostro, come tutti ben sappiamo, inoltre il loro DNA sembra essere identico al nostro addirittura per il 97%, il chè ci lascia presumere che ci sia sì un grado di parentela, ma, come vedremo adesso, non lasciato al caso, ma artificialmente processato da qualche divinità aliena. Ma vediamo la cosa in dettaglio.


LA CODA E LE ZIZZE.

           

Tutti i mammiferi possiedono la coda, tutti; e a che gli serve? A niente! Cosa se ne fanno della coda il cane, il gatto, il leone o il topo? Assolutamente niente. Però ci sono due importanti eccezioni: il canguro e le scimmie

 

Il primo utilizza la coda, come possiamo vedere dalla foto qui sopra, a mo' di bilanciere allo scopo di equilibrare il peso tutto in avanti del corpo, dovuto al suo modo di deambulazione saltellante semplicemente demenziale e assurdo. E' talmente demenziale il suo procedere che nessun altro animale lo ha mai preso in considerazione preferendo come è ovvio il sistema delle 4 gambe, più logico e più comodo, se non altro energeticamente molto ma molto meno dispendioso. Solamente i passerotti fanno altrettanto, ma quelli pesano pochi grammi e quindi possono permettersi il lusso di fare scelte cretine.
Le scimmie invece, caso più unico che raro, hanno imparato da sempre ad utilizzare il loro lungo peduncolo come se fosse una quinta zampa da impiegare a supporto delle loro acrobazie arboricole.



Qui sopra un'atele della Colombia (catarrina) dimostra tutta l'utilità e la robustezza della coda dalle notevoli dimensioni.
Bene; abbiamo appurato che la coda ai mammiferi non serve a niente, mentre invece, guardacaso, per le scimmie sembra quasi una benedizione divina talmente è valida per compiere le loro funamboliche evoluzioni arboricole.
Ma, guardacaso, le scimmie antropomorfe, cioè i Pongidi ne sono assolutamente prive. Come mai, perchè? Ma perchè questi intelligenti mammiferi all'improvviso, si evolvono perdendo la loro coda così tanto utile per arrampicarsi sugli alberi?

Tutti i mammiferi possiedono le mammelle che possono posizionarsi in vari punti del corpo, come per esempio in zona ascellare come i dugonghi, oppure in zona ventrale disposte su due file simmetriche, oppure sempre ventralmente vicino alla passerina come nei bovidi e nelle cavalle.
Ma guarda un po', le nostre simpatiche scimmie quasi umane  presentano le mammelle nella stessa posizione della donna, cioè in posizione pettorale

     
gorilla in topless
molto sexy
senza pudore
queste sono le dimensioni ottimali
buone anche queste
 
Come mai queste assonanze con noi umani? In definitiva come la mettiamo con questi Pongidi senza la coda e con le tette al posto giusto? Per spiegare questa stranezza non sarà male se andiamo a rivedere ciò che le tavolette sumere ci raccontano riguardo la creazione dell'Uomo avvenuta probabilmente 400.000 anni fa ad opera degli Anunnaki (parola sumera) od Elohim (parola ebraica della Bibbia) che dir si voglia.

 GLI ANUNNAKI (COLORO CHE DAL CIELO SCESERO SULLA TERRA)

 

Questi alieni provenienti dal pianeta Nibiru, che ruota intorno al Sole ad incredibile distanza da esso e da noi, al punto di impiegare ben 3.600 anni di rivoluzione; questi alieni, dicevo, vennero a farci visita forse per la prima volta circa 450.000 anni orsono all'unico scopo di depredare il nostro Pianeta del prezioso oro che per loro significava depurare la loro atmosfera che si stava degradando, forse raffreddandosi troppo. Non ho idea di che cosa se ne facessero del prezioso metallo, forse veniva nebulizzato sottoforma di oro colloidale, chi lo sa? Fattostà che costoro cominciarono a scavare e trivellare prima in Turchia e poi in Sudafrica dove sono stati trovati recentemente siti archeologici di insediamenti umani minerari risalenti a ben 200.000 anni fa, e che sono i più antichi siti che esistano.


La spedizione era comandata da un individuo spietato, probabilmente un militare, di nome Enlil che risiedeva in Mesopotamia, dirigendo da lì le operazioni di imbarco dell'oro che veniva regolarmente inviato tramite astronavi verso il loro Pianeta Nibiru, mentre invece il suo fratellastro Enki che probabilmente era un ingegnere minerario risiedeva in Sudafrica dove era il responsabile del buon andamento dei lavori di scavo. Per un lungo periodo di tempo l'attività estrattiva non conobbe intoppi, ma dopo un po' i 600 Anunnaki dedicati a compiere questo lavoro minerario, cominciarono a dare segni di insofferenza: "Siamo stanchi - dicevano - noi siamo astronauti, mica minatori, non ne possiamo più!", e come sempre succede nelle controversie sindacali si misero in sciopero, anzi, si ammutinarono proprio, in maniera dura e decisa. Potete immaginare l'ira funesta di Enlil nell'apprendere la notizia della ribellione! In men che non si dica si precipitò con il suo veicolo volante dalla Mesopotamia al Sudafrica accompagnato dai suoi sgherri armati di mitra, minacciando di dare l'ordine di aprire il fuoco qualora questi disgraziati non si fossero immediatamente rimessi a faticare. Niente da fare: muro contro muro; la situazione stava precipitando quando Enki, che era un buono, un tenerone, intervenne proponendo una soluzione geniale: "Senti fratello mio - disse ad Enlil - facciamo così: dammi del tempo affinchè io possa portare a termine la creazione di un lulu amelu, cioè di uno schiavo robot che abbia un'intelligenza simile alla nostra, buona manualità, e soprattutto sia obbediente e timoroso di noi Anunnaki. Del resto ho visto su questo pianeta degli individui potenzialmente validi per compiere questo esperimento (Homo erectus). Così facendo potremo agevolmente sostituire i nostri astronauti risolvendo per sempre questo problema". Anche se malvolentieri Enlil accettò l'idea del lulu amelu, quello che poi sarebbe diventato l'Homo sapiens sapiens, dando così al fratellastro Enki il mandato di darsi da fare per il meglio allo scopo di far ripartire i lavori di scavo, visto che l'oro era assai prezioso per la salute del pianeta Nibiru.    NINMAH O NINURSAG O NINTI

SERPENTI O DNA?

 Così fu: l'ingegnere con la collaborazione della dottoressa Ninmah o Ninursag o Ninti, cioè colei che dona la vita, che era sua sorellastra, cominciò dunque i primi esperimenti di ingegneria genetica mescolando il DNA degli Anunnaki maschi e giovani con il DNA degli ominidi femmine che già si trovavano sulla Terra e che bighellonavano sfaccendati per le foreste dell'Abzu, cioè sudafricane. Questa è la versione ufficiale data da Zecharia Sitchin, una delle più grandi menti dei nostri tempi, recentemente scomparso, e che aveva il dono di saper tradurre la scrittura cuneiforme delle tavolette sumere accuratamente raccolte e conservate nella biblioteca nazionale di Ninive, personalmente gestite dal famoso re assiro Assurbanipal o Sennacherib e giunte in gran parte ancora intatte fino a noi. Attenzione che questo ultimo paragrafo è molto importante perchè sarà argomento di discussione alla fine dell'articolo. Ma... andiamo avanti.
                                                                              http://youtu.be/mgohQUwqxSc     
con questo link Mauro Biglino (qui sopra) vi spiega come la Bibbia ci racconta la creazione dell'Uomo               
                                                       
  http://youtu.be/C3zGo03oIgU

  Zecharia Sitchin  vi schiarirà ulteriormente le idee, guardateli tutti e due!

 Abbiamo visto dunque che Enki e Ninmah cominciarono a darsi da fare per soddisfare la promessa fatta ad Enlil, e soprattutto per aiutare i loro amici stremati dalle miniere aurifere; come fecero?

       ecco un divertente esempio di manipolazione genetica fatta dai giapponesi

 L'abbiamo già detto: semplicemente mescolando il DNA loro e quello degli ominidi già presenti sul nostro Pianeta, in modo da ottenere degli individui ibridi che rispondessero al dogma di Enki: "Facciamo l'Uomo a nostra immagine e somiglianza". Fortunatamente 14 ragazze anunnake, mogli e fidanzate dei poveri minatori, misero volentieri a disposizione dei due intraprendenti creatori i propri ùteri allo scopo di portare a termine le gestazioni dei nuovi individui che venivano a formarsi fra mille difficoltà. I primi risultati furono disastrosi: chi non riusciva a camminare, chi non riusciva ad alzare le braccia, chi aveva gravi malformazioni interne, chi si faceva la pipì addosso anche da grande, chi nasceva cieco, ma... aveva una grande predisposizione a cantare, sì, proprio così, ed è una malattia che esiste ancora ai giorni nostri, seppure assai rara. Non chiedetemi se è il caso di Bocelli perchè non lo so. Fra l'altro egli non è nato completamente cieco, ma quasi; il colpo di grazia per lui fu una pallonata ricevuta sull'occhio migliore quand'era ragazzino. Ma alla fine eccolo lì: il lulu amelu era pronto o quasi; già, quasi, perchè mancava un piccolo particolare: non riusciva a riprodursi da solo. Anche se faceva ziki ziki con la femmina non succedeva nulla, non nasceva nessun bebè. Un po' come il mulo ed il bardotto che non si possono riprodurre da soli, ma bisogna sempre accoppiare un ciuccio con una cavalla od un cavallo con una mussa. Allora Enki si rese conto che mancava ancora un cromosoma, il 23esimo, quello del sesso, quello che viene chiamato X per la femmina ed Y per il maschio; superato finalmente anche quest'ultimo ostacolo

   LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELL'ADAMA'


 la nostra brava Ninmah, finalmente ebbe la gioia di presentare agli altri dei Anunnaki il frutto delle sue fatiche, il nuovo Adamà e la nuova Tiamat, cioè la femmina creata dalle cellule staminali del maschio prelevate sotto anestesia dal suo fianco. ATTENZIONE però, quando si parla di Adamo ed Eva, non si deve pensare a due individui isolati, ma ad un corposo gruppo di individui chiamati successivamente da altre fonti con questi celeberrimi nomi biblici. A questo punto lo schiavo scavatore era pronto, non era più necessario tenerlo coccolato nell'Edin dell'Abzu, si doveva liberarlo, mandandolo in giro per il mondo a riprodursi, e questo è l'episodio che la Genesi chiama la cacciata dal Paradiso terrestre. Sì perchè la parola edin o eden è stata tradotta col termine di paradiso terrestre, mentre invece il vero significato è luogo protetto, circoscritto con palizzate o recinti. Questa è dunque la storia della creazione dell'Uomo raccontata nelle tavolette sumere, da cui si desume che  all'epoca erano già presenti gli ominidi e quindi a maggior ragione le scimmie antropomorfe, ma proprio per questo il tutto assume una connotazione misteriosa se riprendiamo in esame le caratteristiche anatomiche\fisiologiche di questi quadrumani. Siamo di nuovo qui ad arrostirci il cervello con la domanda sul perchè questi animali presentano queste mutazioni drastiche che li rendono dissimili non solo dalle altre scimmie ma anche da tutti gli altri mammiferi. Cosa è successo realmente nel nostro remoto passato? e quando dico remoto intendo 15 milioni di anni fa, quando secondo i biologi paleontologi dal Pan troglodites (orango) sarebbero cominciati a separarsi i primi ominidi primitivi; ma questo ripeto 15 milioni di anni fa quando gli Anunnaki non erano ancora arrivati sul nostro pianeta: le tavolette, almeno quelle tradotte non ne parlano. E se invece gli Anunnaki fossero già arrivati sulla Terra ben prima di 15 milioni di anni fa allo scopo di tagliare le code e spostare le tette, come si spiegherebbe allora il mancato progresso tecnologico aerospaziale che li rende paragonabili alla nostra ingegneria che avremo fra una cinquantina di anni? In altre parole se 15 milioni di anni fa vennero sulla Terra a trasformare scimmie in oranghi e poi in umanoidi mediante una certa tecnologia X, come mai dopo 13 milioni e mezzo di anni arrancavano ancora con aerei a reazione, razzi e roba varia che usiamo pure noi? Perchè non sono progrediti?  Cos'hanno fatto in quel lasso di tempo, le pippe? E' possibile però che 150 milioni di anni fa non fossero Anunnaki, ma altri alieni ad essere scesi qui da noi, ma a far chè? A fabbricare scimmie da circo? La problematica è assai complessa, certo che qualcosa di importante dev'essere realmente successo, ma cosa? Non lo sapremo probabilmente mai e continueremo a specchiarci nei gorilla e compagnia bella cercando di scrutare nel profondo del passato alla ricerca di una verità inquietante che fino ad ora ci sta sfuggendo. Chi e quando li ha progettati, a quale scopo, forse erano il punto di partenza di un progetto più ampio che doveva sfociare nella creazione dell'Uomo? Ma a quale scopo creare l'Uomo se non ve n'era bisogno? Ricordiamoci sempre che questo individue pernicioso ed infestante, è stato creato per scavare e basta!


 NIBIRU

  Vorrei però adesso muovere anche delle severe critiche per quanto riguarda la descrizione del pianeta Nibiru fattaci con gran copia di dettagli dalle tavolette sumere: e precisamente da questi preziosi oggetti di argilla, veri libri incorruttibili per l'eternità. Esse affermano che il periodo di rivoluzione di Nibiru intorno al Sole è addirittura di 3.600 anni, un'enormità, il che implica che la distanza dal Sole sia immensa. Io personalmente ho effettuato dei calcoli avvalendomi della terza legge di Keplero arrivando alla conclusione scontata che la distanza sia circa 100 volte quella della Terra, cioè 150 milioni di km x 100 = 15 miliardi di km; ma allora siccome ci dice Lambert che l'intensità di irraggiamento è funzione inversa del quadrato della distanza, che razza di temperatura dovremmo avere sulla superficie di questo pianeta? Ve lo lascio immaginare... prossima allo zero assoluto (- 273,15° C); ma a quella temperatura quale forma di vita può resistere? Ma non solo, a quella temperatura l'atmosfera, quella che gli anunnaki volevano curare, non è più un gas, ma un liquido o addirittura un solido. Osservate questa tabella

Tab. 12.4: Temperatura critica di alcuni gas

Temperatura critica di alcuni gas
GASTEMPERATURA CRITICA
°CK
azoto−147,1126,1
elio−267,95,3
idrogeno−239,933,3
neon−228,744,5
ossigeno−118,7154,5


 Ci dice Keplero che:  << Il quadrato dei tempi che i pianeti impiegano a percorrere le loro orbite sono proporzionali ai cubi delle loro distanze medie dal sole>>  La terza legge afferma che Il rapporto tra il cubo del semiasse maggiore dell'orbita e il quadrato del periodo di rivoluzione è lo stesso per tutti i pianeti Questa legge è valida anche per i satelliti che orbitano intorno ai pianeti e può essere espressa in forma matematica nel modo seguente:
\frac{T^2}{a^3}=K
    Prendiamo in esame nella tabellina l'azoto (N) e l'ossigeno (O) che sono i due componenti più importanti della nostra atmosfera, detta anche aria... A 154°K l'ossigeno diventa liquido, mentre a 55°K l'O è già un solido, mentre l'N lo segue a ruota a 63. Cosa volete respirare in quelle condizioni? Allora proviamo a trovare un'alternativa: l'unica che mi viene in mente è che questo famigerato Nibiru possa essere una stella nana nera, cioè una stella spenta che ha perso moltissimo del suo calore fino ad arrivare ad una temperatura ottimale tipo scaldino per i piedi. Ma c'è un però, e cioè che una nana bianca, gialla, rossa o bruna che sia, possiede una densità (peso specifico) pari ad una tonnellata per cm cubo. E allora che razza di accelerazione di gravità g dobbiamo aspettarci? Talmente possente che gli abitanti hanno la forma della sogliola. Al contrario le tavolette sumere descrivono gli anunnaki come marcantoni alti, belli, barbuti e con l'orologio.

 Sirio B (nana bianca) e la Terra

 E adesso che dopo esserci posto il problema abbiamo creato più dubbi che altro, proviamo ad esaminare qualche altro animale un po' strambo.




 ELEFANTI E MAMMUT


   

 Non ditemi che l'elefante sia un animale logico: perchè ha sviluppato il suo enorme naso e i suoi lunghi denti incisivi? A cosa gli servono le zanne se non ad attirare su di sè le fucilate dei bracconieri? Ma ci sarà stato un antenato che sviluppava un mezzo naso, e come faceva a brucare l'erba? Si metteva in ginocchio implorando gli dei che gli allungassero il collo od il naso? Sinceramente la proboscide ha un senso logico? Per me neanche un po'.


 IL PAVONE

 Bello il pavone eh? E' forse uno degli animali in assoluto più affascinante, con la sua lunghissima pseudocoda che non gli serve a niente e con la coroncina in testa che sembra una principessa della famiglia reale inglese. I suoi colori sono sgargianti nel maschio, mentre nella femmina sono assai poco evidenti. Trattasi di un caso molto marcato di dimorfismo sessuale. Nel mondo animale i maschi sono
sempre più belli delle femmine.  

               OSSERVATE LE COPRITRICI DEL GROPPONE CHE POSSONO ARRIVARE A 2 M DI LUNGHEZZA       

 Tutti pensano che la famosa ruota sia ottenuta mediante l'erezione delle penne timoniere, ma non è così: sono le cosiddette penne copritrici del groppone che vengono spinte all'insù dalle timoniere forti e robuste. Ma vi sembra possibile che il pavone si sia evoluto da solo, così giusto per diventare bello e poter passare tutta la vita a fare le ruote nei parchi reali delle famiglie regnanti di tutto il mondo? Solo un uccello cretino avrebbe sviluppato tutta quella zavorra che gli impedisce di volare divenendo facile preda di aquile e falchi i quali se ne impippano della eleganza e del bon ton. E' chiaro che anche qui c'è l'intervento di esseri alieni avvenuto in tempi remoti al solo scopo di ottenere un bell'oggetto gradevole da guardare ed anche molto saporito da gustare al forno. Infatti prima della scoperta dell'America e quindi dell'importazione del tacchino, il povero pavone se non faceva la ruota per benino finiva in padella, mentre le sue penne venivano utilizzate a scopo ornamentale.


 LE API

 Qui non ci sono dubbi, trattasi di un insetto creato a tavolino dagli alieni in tempi molto remoti: infatti non è possibile che questa meraviglia della natura abbia deciso di evolversi da sola; non è possibile, non è assolutamente possibile. Comunque chi fosse curioso di approfondire questo argomento così affascinante potrà cliccare qui sotto per leggere un mio articolo dedicato proprio a questi Imenotteri.

www.controlacorrente.blogspot.it/2013/06/api-e-mosconi.html


 IL TIPO DEGLI ARTROPODI

 Il tipo degli Artropodi comprende gli animali più ripugnanti che ci siano al mondo; suddiviso nelle classi dei Crostacei, Insetti, Artropodi, Miriapodi non proviene da nessun altro Tipo di animali, nè tantomeno sfocia in altri animali geneticamente concatenati; niente, è lì isolato senza origini e senza sbocco. Ma allora che minchiate si è inventato Darwin? possibile che non si sia accorto che l'evidenza gli dava torto?

    

Molte di queste bestiacce in tempi remoti sono rimaste intrappolate nell'ambra che è una resina vischiosa come il miele e che cola spontaneamente dagli alberi per poi solidificarsi in una massa incorruttibile per l'eternità, regalandoci così una testimonianza indiscussa di come erano fatti gli insetti e compagnia bella milioni di anni fa; ebbene si possono notare esemplari perfettamente identici a quelli di oggi, e qui si parla di 80 - 150 milioni di anni durante i quali sembra che l'evoluzione si sia scordata di
fare il suo corso.


    



 I CAMALEONTI


    

 Sono fra gli animali più strambi al mondo poichè presentano caratteristiche di adattamento ambientale a dir poco uniche: innanzitutto cambiano con grande facilità il loro colore passando dal verde al rosso e blu in brevissimo tempo, ma non a scopo mimetico come pensano tutti, bensì in funzione del loro stato emozionale del momento, secondo una codifica colorata delle loro cellule epidermiche e sottocutanee, le quali combinandosi forniscono una livrea oltremodo variabile. Questi stati emozionali sono la aggressività contro i rivali in amore, la paura, le loro voglie erotiche represse, e così via.
 Una seconda caratteristica molto nota è quella della estroflessione della lunga lingua che può avere la stessa misura di tutto il loro corpo, e questa lingua appiccicosa all'estremità costituisce una specie di arpione per catturare i poveri insetti che incautamente si trovano a passare di là. L'estroflessione viene compiuta con una velocità sbalorditiva al punto di essere una delle cose più veloci che esistano in natura. Ma a proposito di cose singolari se non uniche, questo sauriforme parente stretto delle lucertole, è l'unico animale al mondo che riesce a muovere i due occhi indipendentemente l'uno dall'altro. Ripeto è l'unico al mondo che può farlo, al che viene da chiederci ma che cosa diavolo vede? 2 immagini separate come in una cabina di regìa della RAI, oppure 2 immagini sovrapposte l'una sull'altra, ma a questo punto che cosa distingue? oppure le due immagini vengono alternativamente commutate come le telecamere di una partita di calcio. Non lo sa nessuno. Dobbiamo anche qui invocare l'intervento alieno?


 UNA SPIETATA UCCELLINA

 Che la natura sia spietata lo sappiamo tutti, non c'è pietà per i più deboli e gli incauti. La guerra fra preda e predatore è il motivo conduttore della vita della foresta ove l'animale più feroce azzanna e si mangia quello più debole e più indifeso, quasi sempre un erbivoro; tuttavia anche la preda ha sviluppato con il tempo delle misure di sicurezza per evitare di soccombere, prima di tutte la velocità nella fuga e la resistenza alla fatica, ma anche altri sono i sistemi per evitare di venir pappati come cretini: ad esempio il bradipo che si muove alla velocità di una lumaca riesce a disgustare leoni e leopardi evolvendo le sue carni in modo da renderle nauseabonde al punto che nessun predatore perderebbe il suo tempo a dargli una morsicata per poi dover vomitare per due giorni... certe rane si coprono di un liquido velenoso tale dal dissuadere chiunque dal farci un bocconcino, e lo segnala pure questo pericolo tingendosi di giallo e nero che significa: occhio che ti avveleno! Altri hanno trasformato la folta pelliccia in spine micidiali come l'istrice, mentre le tartarughe si sono corazzate come un Panzer della seconda guerra mondiale, e così via. Tuttavia a tanta spietatezza si aggiunge talvolta anche la crudeltà della mamma nei confronti di prole nata male, deforme o ammalata. Molte uccelle quando ravvisano una tale situazione eliminano questa figliolanza buttandola senza complimenti giù dal nido, ci penserà il primo gatto che passa... Ma c'è una uccellina (un passeraceo) di cui purtroppo non ricordo il nome, che agisce in modo diverso; e cioè: quando si presenta la situazione di eliminare un pulcino per svariati motivi, va a cercare una certa bacca velenosa per farla mangiare al piccolo che così in pochi minuti muore. Ora mi pongo la seguente domanda: come fa a sapere questa passerotta che proprio quella bacca è velenosa? Siccome nessun uccello sopravvive alla sua ingestione, è chiaro che tale conoscenza non può essere stata acquisita nel corso dei millenni mediante imprinting nel DNA trasmissibile alla prole nel corso delle generazioni. Nessuno di questi passerotti sopravvive alla bacca letale perchè muoiono tutti. Ma è anche chiaro che nel DNA di questo animaletto c'è l'informazione che quella bacca è mortale. E allora come si spiega tutto ciò? Nessuno lo sa. Punto e basta.

 IL FORO DI PANIZZA

 Parliamo adesso di coccodrilli, visto che anche queste bestiacce presentano una anomalia che non tutti conoscono (direi nessuno), ma che fin dai tempi del Liceo mi ha tolto il sonno (si fa per dire...) facendomi di conseguenza dubitare in maniera assai negativa sulla validità dell'evoluzione della specie, la quale si regge sull'assioma che piante e animali si siano evoluti in funzione di un miglioramento continuo allo scopo di massimizzare il loro impatto con l'ambiente circostante. Ma per poterci capire meglio dobbiamo vedere un po' da vicino come è fatto il cuore. Sì, proprio il cuore, questa pompa fantastica che per tutta la vita consente al sangue degli animali superiori di fluire in tutte le zone del corpo trasportando le sostanze nutritizie che permettono la vita. Di solito il cuore viene considerato come un organo unico, e invece no! I cuori sono due adiacenti uno all'altro e funzionanti in sincrono; essi sono due ma attaccati verticalmente da un setto che li separa in modo ben deciso. Ma vediamo come funziona il tutto.


  


  Partiamo dal ventricolo sinistro pieno di sangue arterioso rosso vivo ed ossigenato: esso grazie alla contrazione cardiaca viene spremuto attraverso l'arteria aorta verso le parti periferiche del corpo dove è suo compito rilasciare l'ossigeno e le sostanze nutritizie che permettono la nostra vita. Contemporaneamente al rilascio dell'ossigeno esso acquisisce l'anidride carbonica, materiale di scarto del metabolismo delle cellule, perdendo così il suo bel colore rosso vivo per diventare rosso scuro. Adesso i vasi che trasportano questo sangue si chiamano vene, e ritornano al cuore precisamente all'atrio destro, dal quale passa al ventricolo destro dal quale alla prossima contrazione questo sangue verrà pompato  ai polmoni, ove torna a riossigenarsi perdendo al contempo l'anidride carbonica e tornando così a diventare rosso vivo. Adesso il sangue torna alla parte sinistra del cuore, precisamente all'atrio sinistro per passare al ventricolo sinistro da dove ripartirà per un nuovo viaggio, e così fino alla fine dei nostri giorni. Dalle figure qui sopra riportate si comprende con grande facilità tutto il meccanismo che ho testè descritto più o meno chiaramente. E' ovvio, se abbiamo capito bene, che queste due circolazioni, e cioè la grande circolazione e la circolazione polmonare sono due eventi separati, e di conseguenza anche i due settori sinistro e destro del cuore risulteranno ben separati, tant'è che si parla di circolazione doppia e completa. Ripeto ancora, è come se avessimo due cuori.
 Ma per i coccodrilli così non è, infatti queste bestiacce presentano fra i due ventricoli destro e sinistro un foro, chiamato foro di Panizza che chissà perchè permette il rimescolamento del sangue arterioso con quello venoso, il tutto con grande spreco illogico di energie. Anche negli umani succede qualcosa del genere in certe patologie ereditarie portando il neonato rapidamente alla morte se non si interviene tempisticamente con un delicato intervento chirurgico.
 Nella foto qui in basso potete vedere il cosiddetto difetto interventricolare, ovverossia il foro di Panizza che nei coccodrilli è una cosa fisiologica, mentre nel neonato è una malattia congenita gravissima, mortale File:Ventricular septal defect-it.png Adesso che abbiamo visto tutta questa panoramica rendendoci conto che il rimescolamento dei due sangui arterioso e venoso non è certamente un fatto positivo nell'economia energetica generale dell'individuo, ci poniamo la domanda: perchè i loricati (coccodrilli) che comparvero sulla Terra 90 milioni di anni fa, in tutto questo lasso di tempo non hanno provveduto a tappare 'sto buco che porta solo svantaggi? Ma che cos'è la teoria dell'evoluzione della specie, una presa in giro?


IN COSTRUZIONE

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