19/07/14

il tumore? un fastidioso contrattempo



IL LIMONE

Il limone (Citrus) è un prodotto miracoloso per uccidere le cellule tumorali.



Perché non ne sappiamo nulla? Perché ci sono laboratori interessati a creare una versione sintetica delle sostanze naturali, traendone enormi profitti, rivendendo i loro prodotti sotto nomi diversi a prezzi esagerati.Il succo di limone è utile nel prevenire la malattia. Il suo sapore è gradevole e non produce gli effetti terribili della chemioterapia. L’albero di limone è noto per la sua varietà di limoni e limette. Si può mangiare il frutto in diversi modi: si può mangiarne la polpa, premere il succo, preparare bevande, sorbetti, pasticcini, ecc .. E ‘merito di tante virtù, ma la più interessante è l’effetto che produce su cisti e tumori.Questa pianta è un rimedio provato contro i tumori di tutti i tipi. E ‘considerato anche come uno spettro anti-microbico contro le infezioni batteriche e funghi, efficace contro i parassiti interni e vermi, regola la pressione sanguigna troppo alta, è un antidepressivo, combatte lo stress e disturbi nervosi.La fonte di queste informazioni è affascinante: si tratta di uno dei più grandi produttori di droga nel mondo, dice che dopo più di 20 test di laboratorio dal 1970, gli estratti hanno rivelato che: distrugge le cellule maligne in 12 tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, polmone e pancreas …
  

I composti di questo albero hanno dimostrato che agisce 10.000 volte meglio del prodotto Adriamicina, un farmaco chemioterapico normalmente utilizzato in tutto il mondo, rallentando la crescita delle cellule tumorali.E, cosa ancora più sorprendente: questo tipo di terapia con estratto di limone distrugge solo le cellule tumorali maligne e non influisce sulle cellule sane.
Istituto di Scienze della Salute, 819 N. L.L.C. Causa Street, Baltimora, MD1201

  
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Il limone è un ibrido tra pomelo e cedro. Il frutto, caratterizzato da un colore giallo carico fuori, e giallo invece molto più tenute all’interno, ha una polpa succosa molto aspra. Si distinguono nella famiglia dei limoni tre frutti diversi: femminello (siciliano), monachetto, interdonato. Il primo ha una forma lunga, polpa succosa con tanti semi; il secondo è usato solo per la produzione dei verdelli e non è facile conservalo, il terzo invece ha un frutto grosso ma poco succoso.
Il limone è ricco di vitamina C, in quantità minore ci sono anche vitamina B e P.
Le tante proprietà positive di questo frutto son: ridurre il livello di colesterolo, contrattare i principi di arteriosclerosi, combatte reumatismi e artrite, in inverno si rivela molto utile come medicina contro mal di gola, influenza e raffreddore, da la giusta carica all’organismo per guarire infezioni alla pelle come verruche, aiuta a digerire meglio. Inoltre, se non ingerito ma usato solo in superficie, è un ottimo disinfettante contro le punture degli insetti.
Il solo succo di questo frutto invece, a livello estetico, produce ottimi benefici al nostro corpo: funge da tonico per le pelli grasse e viene anche usato per queste pelle come ingrediente principale per le maschere viso, aiuta a sbiancare i denti, rafforza le unghie.


L'ARTEMISIA ANNUA

Una pillola atossica potrebbe essere presa dai pazienti e dalle paziente per combattere il cancro al seno e la leucemia. Suona come una fantasia, ma questo trattamento sta diventando realtà grazie ad un team della University of Washington, che ha condotto ricerche su un antico rimedio cinese per la malaria. Il prof. Henry Lai e il suo assistente prof. Narendra Singh hanno sondato le proprietà chimiche di un derivato dell'artemisia per la cura al cancro al seno. E i risultati sono stati sorprendenti.

 

"Non appare solo efficace, ma anche molto selettivo," ha detto Lai. "E' altamente tossico per le cellule cancerose ma ha un impatto marginale sulle normali cellule del seno."L'uso dell'amara artemisia, non è nulla di nuovo. Usata per secoli per liberare il corpo dai vermi, è anche un ingrediente dell'assenzio, una bevanda alcolica, vietata in molti Paesi. Anche l'Artemisinina, il composto trovato da Lai e Singh per combattere il cancro, non è nulla di nuovo. Era estratto dalla Artemisia annua L., millenni fa, dai Cinesi che la usavano per combattere la malaria. Questo trattamento si perse poi nel tempo ma riscoperto negli scavi archeologici del 1970 che portarono alla luce ricette di antichi rimedi medici.Ampiamente usato ora in Asia e Africa per combattere la malaria, l'artemisinina reagisce alle alte concentrazioni di ferro contenute nel parassita della malaria.Quando l'artemisinina entra in contatto con il ferro, ne deriva una reazione chimica che depone atomi caricati, ciò che i chimici chiamano radicali liberi, che attaccano le membrane cellulari, smembrandole e ammazzando il parassita (il plasmodio della malaria) della singola cellula.Intorno al 1994, Lai iniziò ad ipotizzare che il processo potesse funzionare anche con il cancro." Le cellule cancerose hanno bisogno di molto ferro per replicare il DNA quando si dividono" Ha spiegato Lai. "Come risultato, le cellule cancerogene hanno una maggior concentrazione di ferro, delle cellule normali. Quando cominciammo a comprendere come funzionava l'artemisinina, cominciai a chiedermi se potevamo usare quella conoscenza per intervenire sulle cellule cancerose".
L'idea fondamentale - affermano Lai e Singh- era di "gonfiare" le cellule cancerogene con il massimo di concentrazione di ferro, quindi introdurre artemisinina per uccidere, in modo selezionato, il cancro. Nello studio in questione, dopo 8 ore erano rimaste solo il 25% di cellule cancerogene. Ma dopo 16 ore quasi tutte le cellule erano morte.Uno studio precedente, che riguardava la leucemia produsse risultati ancora più impressionanti: le cellule cancerogene furono eliminate in 8 ore. Una spiegazione potrebbe essere quella del livello di ferro nelle cellule della leucemia, che "hanno la concentrazione più alta di ferro di tutte le cellule cancerogene", spiegò Lai. "Le cellule di leucemia hanno più di 1000 volte la concentrazione di ferro delle cellule normali.Il passaggio successivo, secondo Lai, è quello di testare sugli animali malati. Uno studio precedente fu fatto su un cane con un cancro alle ossa, così grave che non poteva nemmeno camminare: guarì in 5 giorni dal trattamento.

AGLIO


I dati attualmente disponibili indicano un'azione prevalente a livello dell'apparato digerente, in particolare nei confronti del tumore all'esofago, allo stomaco e al colon. Vi sono ormai molti studi convalidati per questi tumori, ma sembra che un ruolo importante vi sia anche nel tumore della prostata, in questo senso va un recente studio sugli abitanti di Shangai e sembra un effetto significativo per l'aglio. Non sembra invece rilevante nel cancro al seno, anche se i ricercatori francesi hanno correlato l'elevato consumo di aglio e cipolla da parte delle donne che abitano il nord-est della Francia (Lorena) con una bassa incidenza di cancro al seno. Ma è stato accertato che le quantità di aglio consumate dagli occidentali sono nettamente inferiori rispetto a quelle associate a una riduzione del rischio di cancro alla prostata ed al seno.(2 spicchi alla settimana).

  

Circa il meccanismo d'azione delle sostanze fitochimiche contenute in aglio e cipolla, derivate dall'allicina, troppo instabile per essere chiamata in causa, possiamo affermare un primo meccanismo legato alla capacità di prevenire l'attivazione delle sostanze cancerogene diminuendone la reattività e accelerandone l'eliminazione (come nel caso delle nitrosamine, prodotte dalla flora intestinale partendo dai nitriti, un tipo di additivi alimentari molto utilizzato come conservanti, soprattutto nei prodotti a base di carne, come le salsicce e i salumi) ed un secondo meccanismo in grado di impedire la propagazione dei tumori interferendo con il processo di crescita delle cellule cancerose e provocandone la morte per apoptosi.

VINO ROSSO


Il resveratrolo è un antiossidante presente nell’uva e nel succo d’uva, ma maggiormente concentrato nel vino rosso. Numerosi studi hanno dimostrato che il resveratrolo possiede grandi proprietà anti-cancro. Gli effetti di quest’antiossidante contro tipi specifici di cancro sono stati studiati anche da gruppi di diverse università e centri oncologici. Recentemente, uno studio dell’Università di Nebraska pubblicato in Cancer Prevention Research ha dimostrato che il resveratrolo sopprime la crescita delle cellule anormali che provocano la maggior parte dei tipi di cancro al seno. Il cancro al seno è alimentato dagli estrogeni e il resveratrolo agisce per bloccare l’azione degli estrogeni, evitando la crescita di un tumore. In precedenza, la ricerca condotta presso l’Università dell’Alabama in Birmingham ha dimostrato che i topi nutriti con una dieta ricca di resveratrolo avevano una riduzione dell’87% del rischio di sviluppare tumori alla prostata del tipo più pericoloso.

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senza esagerare, eh?
Vino Rosso e Curiosità

Il problema è che anche una assunzione elevata di alcool è stata collegata al cancro, in particolare al seno e all’esofago. La soluzione? Un bicchiere di vino rosso al giorno, a meno che non sei a rischio o hai uno di questi tipi di cancro; in tal caso un integratore di resveratrolo è l’idea migliore.

THE' VERDE

Te verde, una infusión ideal para adelgazar y eliminar líquidos  

Uno dei primi prodotti chimici a base di piante ad essere studiato per le sue proprietà anti- cancro, la catechina – la sostanza chimica del tè verde – è nota da tempo per impedire e ridurre la ricomparsa del tumore al seno o in altre zone. Con questa particolare sostanza chimica, gli esperti non sanno neanche perché una sostanza conosciuta come EGCG inibisce la crescita del tumore al seno, come dimostra uno studio dell’Università del Mississippi. Sono sufficiente solo due tazze al giorno.


 Lo zenzero 



è un alimento che porta molti benefici alla salute: aiuta a migliorare la digestione, previene il raffreddore, combatte il diabete, allevia la nausea ed è un ottimo rimedio per il mal di gola. Per di più alcune sostanze contenute in questa pianta come il gingerolo sono antiossidanti, antinfiammatorie e anticancro. Scrive Odile Fernández Martínez nel suo libro “La mia ricetta anticancro“:
“Uno studio realizzato dall’Università del Michigan ha dimostrato che la polvere di zenzero, la stessa che si vende al supermercato, riesce a sopprimere le cellule aggressive del cancro all’ovaio. Inoltre lo studio ha dimostrato che lo zenzero è in grado di evitare che le cellule diventino resistenti alla chemioterapia, come avviene a molte donne con cancro all’ovaio che presentano resistenza all’apoptosi delle cellule”
E ancora:
“In studi condotti sulle cavie è stato dimostrato che mangiare tutti i giorni zenzero inibisce la crescita e la progressione del cancro alla prostata nel 56% dei casi. L’aspetto più importante è che lo zenzero non presenta alcun elemento di tossicità nei tessuti normali che si dividono rapidamente, come l’intestino e il midollo osseo, contrariamente agli effetti della chemio. Inoltre, l’infuso di zenzero è utile per la prevenzione di vomito e nausee da chemioterapia“.
La Martinez propone anche un infuso di zenzero:
Fai bollire 1 litro di acqua minerale o filtrata e aggiungi 1 fettina di zenzero di 5 centimetri, 1 stecca di cannella e la buccia di mela (meglio se rossa). Lascia sobbollire il tutto per 5 minuti e lascia altri 5 minuti in infusione. Consuma l’infuso durante la giornata, caldo o freddo.


LA PAPAYA

Papaya, il frutto che combatte 5 tipi di cancro

 Secondo quanto emerso a uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Ethnopharmacology la papaya, un frutto tropicale, è in grado di combattere 5 diversi tipi di cancro e, regolare il sistema immunitario e quindi curare infiammazioni e malattie autoimmuni.
 “Estratto di papaya, il nuovo alleato contro il tumore arriva dall`America Centrale e Meridionale: il frutto tropicale, oltre alle già note proprietà diuretiche e antinfiammatorie, potrebbe infatti essere un nuovo ingrediente anti-cancro. La ricerca, pubblicata sul Journal of Ethnopharmacology, è stata condotta dagli studiosi dell`University of Florida in collaborazione con un team di esperti giapponesi.
Grazie ai test di laboratorio, i ricercatori hanno scoperto che la papaya in pratica rallenta la crescita e la moltiplicazione delle cellule tumorali nel caso di cancro alla cervice, alla mammella, al fegato, ai polmoni e al pancreas. Gli esperimenti, condotti tramite la somministrazione di un estratto di foglie essiccate, hanno dimostrato che il frutto stimola la produzione delle citochine infiammatorie Th-1 e regola in questo modo l`attività del sistema immunitario senza causare controindicazioni tossiche, suggerendo quindi un suo possibile utilizzo nelle strategie terapeutiche anti-cancro. Inoltre, dal momento che l`azione della papaya potenzia il funzionamento delle difese dell`organismo, le sue proprietà potrebbero rivelarsi prezioso anche per la cura delle infiammazioni e delle patologie auto-immuni.
Molte popolazioni australiane e vietnamite utilizzano il frutto a scopo terapeutico: “Dai nostri studi non risultano effetti collaterali dall`uso della papaya – afferma Nam Dang, coordinatore della ricerca – per cui, stando ai dati raccolti finora, la terapia a base del frutto sembra potersi protrarre per periodi lunghi senza temere ripercussioni negative sulla salute”.”



Proprietà del peperoncino: l’alimento che combatte il cancro

Il peperoncino è un alimento meraviglioso, che porta molti benefici all’organismo. Non tutti lo utilizzano in cucina, ma il suo impiego deve essere preso in considerazione dato che potrebbe dimostrarsi un valido alleato nella lotta contro i tumori al colon-retto. Da uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation è infatti emerso che tra le proprietà del peperoncino figura anche quella di attivare un recettore presente sulle cellule che rivestono l’intestino. Questo fa innescare una reazione che a sua volta riduce il rischio di contrarre il cancro al colon-retto. Lo studio è stato realizzato su dei ratti e ha dimostrato che “il recettore Trpv1, una volta attivato da Egfr, tiene sotto controllo eventuali indesiderati fenomeni di crescita tumorale nell’intestino“, spiega Adnkronos.

Le proprietà del peperoncino

Ma il peperoncino non ha solo proprietà anticancro. Oltre ad essere un potente afrodisiaco, questo alimento porta enormi benefici al cuore e ha effetti positivi sul mantenimento del peso forma. E la capsaicina non solo combatte il cancro, come ha rilevato lo studio sopracitato, ma è anche in grado di stimolare e aumentare il flusso sanguigno: è per via di questa sostanza che molti avvertono una sensazione di calore estremo quando assumono alimenti conditi con il peperoncino.
Greenstyle.it spiega che questo cibo “ha poteri antireumatici, antibatterici, stimola la produzione dei succhi gastrici e combatte i problemi di intestino pigro. In aggiunta, il peperoncino si caratterizza per un’alta presenza di sali minerali, flavonoidi e vitamine, tra cui l’importantissima C“.
Le proprietà del peperoncino non finiscono qui, infatti assumendo questo alimento piccante è possibile prevenire alcune malattia cardiache, ovviamente è importante consultare prima un medico. “L’aumento del flusso sanguigno così come gli effetti vasodilatatori, infatti, pare siano utili a tenere vene e arterie pulite e lontano dal rischio del colesterolo, una delle cause principali di infarti e ictus“, leggiamo su Greenstyle.it.
Il peperoncino ha anche un’azione positiva sul mantenimento del peso forma principalmente per due motivi: sia perché aiuta a bruciare i grassi in eccesso e ad eliminare le tossine con la sudorazione, sia perché dà senso di sazietà, e quindi fa sì che mangiamo meno.





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