i Dogon sono una tribù di 240.000 simpatici e pacifici negretti che vive da 4 secoli nel Mali, una nazione africana posta, come si vede dalla cartina, fra Algeria, Mauritania, Niger, ecc.
E fin qui non ci sarebbe niente di sconvolgente se non fosse che questa mite popolazione è in possesso di conoscenze astronomiche incompatibili con il loro grado di civilizzazione tecnologico assai carente, per non dire primitivo. Ma in che cosa consiste questa loro peculiarità che li contraddistingue da tutte le altre etnie del Pianeta?
Molto semplice: costoro sanno tutto della stella Sirio da tempo immemorabile, al punto che non è stato neppure possibile determinare quanto in profondità vadano ricercate queste inspiegabili loro conoscenze. Tutto ciò noi lo sappiamo perchè due coniugi francesi, ricercatori appassionati di etnologia, Marcel Griaule e Germaine Dieterlen dedicarono oltre 30 anni della loro vita, dal '31 al'56 a studiarli e a comprendere le loro usanze e conoscenze. Beati loro che non avevano altri problemi cui pensare. Fu soprattutto uno sciamano, cioè lo stregone del villaggio, di nome Ogotemmeli a fornire queste informazioni un po' riservate al Griaule, essendo questi due diventati grandi amici.
Ma vediamo in che cosa consistono queste conoscenze cui sto girando intorno senza ancora aver fatto cenno.
Dicevo che questi Dogon sanno tutto di Sirio, e quindi parliamo un po' di questa stella.
SIRIO
E' la stella più luminosa che possiamo ammirare nel cielo perchè oltre ad avere una massa quasi 2 volte e mezzo quella del nostro Sole, è anche relativamente vicina a noi, infatti si trova a soli (si fa per dire) 8,6 anni-luce; essa si trova nella costellazione del Cane maggiore per cui viene chiamata nel mondo accademico col nome di Alpha Canis majoris, dove quell'alfa fa intendere la sua magnitudine rispetto a tutte le altre stelle della costellazione.
Tuttavia Sirio non è una stella unica, ma è una stella tripla costituita da Sirio A, Sirio B che è una nana bianca e Sirio C che alcuni ritengono però essere un pianeta o forse una nana bruna; vedremo poi di spiegare cosa sono le stelle nane.
Per adesso, tuttavia, prendiamo in considerazione solamente Sirio B, che nella foto qui sopra possiamo vedere come quel piccolo puntolino a 45° in basso a sinistra. Mentre la stella principale, la A, è magnificamente visibile ad occhio nudo, non altrettanto può dirsi della sua compagna B, non tanto perchè sia poco calda, ma perchè è molto piccola; infatti i dati astronomici tabulati su wikipedia danno per
Sirio B:
temperatura superficiale 24.000°
diametro 11.700 km
Orbene se confrontiamo questi valori con il Sole, la Terra, e Sirio A, vediamo che:
temperatura superficiale del sole 6.000°
diametro di Sirio A 2,600.000 km
diametro Terra 12.740 km
temperatura superficiale di Sirio A 9.940°
Cioè: le temperature di Sirio e del Sole sono abbastanza simili, con predominio di Sirio A il che la fa ascrivere a stella bianca, mentre il Sole è una stelle gialla, mentre invece Sirio B spicca per una temperatura altissima, inusuale, ma la sua dimensione è ridottissima, praticamente uguale a quella del nostro pianeta.
Qui sopra avete l'immagine delle proporzioni incredibilmente simili dei due corpi celesti, a sinistra Sirio B, a destra il nostro vecchio e sconquassato pianeta.
Ecco dunque che possiamo spiegare in maniera semplice il perchè Sirio B non è visibile ad occhio nudo: pur essendo luminosissima, esso è troppo piccola.
Come fu scoperta allora questa nana bianca? Si notò facendo accurate osservazioni con i moderni telescopi che la stella maggiore non rimaneva ferma ed immobile nello spazio, ma oscillava, seppure lievemente in maniera da far supporre che nelle sue vicinanze si trovasse un corpo celeste pesantissimo che le ruotava intorno alterandone la posizione intorno al baricentro comune. Puntando con ostinazione il telescopio in quei paraggi fu finalmente scoperta nel 1862.
LE NANE BIANCHE
Le stelle a seconda delle loro dimensioni possono finire la loro esistenza in due modi:
se sono piccolette come il nostro Sole, al finire del combustibile idrogeno, responsabile della fusione nucleare, si raffreddano e quindi si contraggono fino a ridurre notevolmente le loro dimensioni, ma così facendo si riscaldano nuovamente (un po' come i gas) e praticamente scoppiano lentamente dando come risultato una gigante rossa (così succederà al Sole fra 5 miliardi di anni) che è una nebulosa planetaria, lasciando all'interno una massa supercompressa e supercalda che è la nana bianca: nana perchè è piccola, bianca perchè luminosissima, ma non autoalimentata, cioè dentro non c'è più alcuna reazione di fusione, ma solo calore residuo destinato ad estinguersi in alcuni miliardi di anni dando luogo alla nana gialla, rossa, bruna e poi nera. Le nane bianche non sono stelle di neutroni, sono solamente costituite da atomi molto compressi, dove però il nucleo e gli elettroni continuano a mantenere la loro individualità; la densità (= peso specifico) di questo materiale è molto grande, a tal punto che un cm cubico viene a pesare più di
una tonnellata.
fra 5 miliardi di anni il nostro Sole sarà così: tutto intorno una gigante rossa che ci spazzerà via pure a noi, ed al cento la nana bianca.
Se invece la stella è di grosse dimensioni, la sua fine sarà violenta: dapprima collassa all'improvviso, e non per mancanza di combustibile idrogeno, ma proprio perchè schiacciata dal proprio peso (supernova) come le balene spiaggiate, quindi si trasforma in stella di neutroni o Pulsar o addirittura in buco nero. Chi vuole approfondire questo affascinante studio non deve fare altro che cercare su wikipedia. Pensate che una Pulsar ha densità di un miliardo di tonnellate per cm cubico poichè nucleo ed elettroni si sono fusi insieme a formare i neutroni. Mentre invece il buco nero che ha la dimensione praticamente di un atomo, possiede densità quasi infinita; nemmeno la luce riesce a scapparne via perchè la velocità di fuga è molto superiore alla velocità della luce.
Fatta questa dovuta precisazione sulle nane bianche, possiamo tornare a parlare dei Dogon.
notate la somiglianza!
Costoro, come dicevo, sanno della stella Sirio B che ruota intorno a Sirio A (in realtà i due corpi celesti ruotano intorno al proprio baricentro comune), e a tale proposito celebrano una speciale festa ogni 50 anni, anche se il periodo di rotazione completo è di 60 anni. Questa incongruenza è difficile da spiegare; secondo me, potrebbe trattarsi di un loro errore: in pratica hanno appreso da "qualcuno" della faccenda, ma poi si sono sconfusionati col passare dei secoli ed il 60 è diventato 50... un'altra spiegazione potrebbe essere che 50 è un numero più tondo di 60, più facile da calcolare, o chissà che cos'altro; ma non per questo il loro sapere ne viene sminuito, anzi ci fa pensare che sia molto genuino e molto antico. Ovviamente i sapienti che sanno tutto, ma in realtà sono null'altro che sputtanatori della verità scomoda, asseriscono che i Dogon sono stati informati di tutto ciò dai missionari; figuriamoci, i missionari che invece di parlare di Cristo e della Madonna, gli vanno a raccontare di Sirio A e della sua amichetta nana bianca, senza contare che i missionari erano anche usi a sperimentare la famosa posizione che tutti conosciamo e che li ha resi famosi..., oppure hanno saputo tutte queste belle cose dagli egizi, che adoravano Sirio; è vero, ma che di nane bianche o colorate non avevano alcuna idea; e come avrebbero fatto questi Egizi a sapere dell'amica piccolotta di Sirio? Beh... hanno inventato il telescopio! Povero Galileo, se sapesse che l'oscurantismo dei suoi tempi esiste ancora, e più becero di allora! Altri "scienziati" ipotizzano che anticamente questo popolo aveva una vista così acuta, ma così acuta da poter vedere stelle e stelline da tutte le parti.
Altre kastronerie non ne ho trovate in giro, ma penso che queste bastino e avanzino.
Nommo
Oannes
Ma i nostri simpatici negretti non si limitano alla stella di cui sopra, ma addirittura nei loro disegni compare Saturno con i suoi anelli. Non solo, ma quando disegnano il pianeta Giove, gli mettono intorno 4 palline che sono i famosi satelliti galileiani.
Tutte queste conoscenze in realtà le avrebbero apprese da una divinità-pesce raffigurata qui sopra che compare in varie culture mesopotamiche con il nome di Oannes, sempre munito di orologio. Probabilmente era un Dio che veniva dal mare su astronavi anfibie (USO). Questi Dogon che chiamavano detta divinità con il nome di Nommo, non penso si siano inventati tutto di sana pianta, ma quasi sicuramente hanno appreso tutte queste incredibili conoscenze direttamente, in tempi remoti, proprio dagli alieni che provenivano da qualche parte dello spazio localizzabile con la stella Sirio. D'altronde questo astro era di fondamentale importanza per gli egizi, che sono una delle civiltà antiche più a contatto con gli alieni del passato.
Comunque i Dogon sono una delle prove più concrete, più evidenti della profonda interazione dei nostre antenati con gli alieni, i cosiddetti Anunnaki.
questo blog non è facile da leggere, per cui se non avete la mente aperta ed un buon livello culturale scientifico, lasciatelo perdere. Tutti gli articoli sono originali dell'autore Flavio Apollonio.
07/06/13
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